Si racconta  che la statua sia stata ritrovata grazie a una visione. 
Verso la metà del 500, una pastorella mentre conduceva al pascolo le sue pecore ebbe l'apparizione di una donna che le disse di riferire al sacerdote l'accaduto. La pastorella inizialmente fu ritenuta una visionaria ma qualche tempo dopo ebbe di nuovo l'apparizione e questa volta alla fanciulla fu dato anche un messaggio in cui si parlava di tre oggetti sepolti. 
Quando si decisero a verificare, trovarono ai piedi di una ginestra una campana, una acquasantiera e la statua della Madonna. In quel tempo essendo Bosco (Nemoli) un possedimento dei Rivellesi, questi pretesero la consegna della statua ma il giorno dopo questa fu trovata nuovamente a Bosco. Si ritenne che fossero stati i Boschesi a rubarla, ma questi gridarono al miracolo e sostennero la Volontà Divina che la statua rimanesse nel casale dove, presso il luogo del rinvenimento, fioriva una ginestra sia durante l'inverno che durante l'estate (cosa fuori dal comune). Qui fu costruita una cappella che esiste ancora oggi.